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Impetigine

Impetigine

L’impetigine è una malattia infettiva della pelle che colpisce maggiormente neonati e bambini. Scopri i sintomi di questa infezione causata da batteri

29/04/2022 16:27:00 | Volafarma

Che cos’è l’impetigine 


L’impetigine è una malattia infettiva della pelle, altamente contagiosa, sostenuta da un’infezione batterica causata da stafilococchi o streptococchi. L’infiammazione che si sviluppa dopo l’infezione tende a manifestarsi con quadri clinici variabili, dipendenti dalla localizzazione della superficie cutanea coinvolta. L’impetigine si manifesta in zone colpite da dermatosi o traumi cutanei. La pelle svolge un ruolo di barriera protettiva. Quando subentra una lesione, la funzione protettiva si riduce e i patogeni riescono a penetrare nei tessuti, causando un’infezione che insorge con chiazze rosse, bolle e croste. L’impetigine interessa maggiormente i bambini al di sotto dei 10 anni di età, ma può colpire anche gli adulti.


Sintomi: come si manifesta l’impetigine  


In genere, questa patologia esordisce con chiazze rosse sulle quali si formano vescicole e bolle contenenti pus e siero. Esitono due forme di impetigine: l’impetigine bollosa e l’impetigine non bollosa. Le differenze tra le due forme sono minime ma, mentre nell’impetigine bollosa si assiste ad una rapida formazione di bolle contenenti pus e siero, in quella non bollosa le vescicole non si allargano e tendono a dare origine a croste. In entrambi i casi, sia la rottura delle vescicole che delle bolle liberano il siero che è altamente contagioso. Tra i sintomi dell’impetigine troviamo:


- Arrossamento 
- Eritema 
- Vescicole o bolle contenenti pus 
- Desquamazione e bruciore 
- Croste 
- Prurito 
- Malessere generale 
- Febbre (non sempre presente)

Lo stimolo a grattarsi può portare a complicanze, poiché le lesioni create possono portare a nuove infezioni. L’impetigine si trasmette facilmente da persona a persona, sia per contatto diretto con le bolle ed il siero, sia per contatto indiretto attraverso l’uso promiscuo di biancheria, asciugamani e altri oggetti personali. Questa infezione è favorita dal clima caldo ed umido.


Impetigine: cause


L’impetigine è causata da batteri che infettano, generalmente zone precedentemente colpite da lesioni cutanee. Questi batteri colonizzano la superficie della pelle e rendono meno efficaci i meccanismi di protezione cutanea, penetrando nei tessuti umani. Il punto di ingresso è rappresentato dalle aree più esposte della pelle come viso, braccia e gambe e colpisce prevalentemente neonati e bambini, che hanno un sistema immunitario non ancora sviluppato del tutto. I patogeni responsabili sono stafilococchi e streptococchi.

Tra le
cause di impetigine possiamo elencare:


- Macerazione della pelle (umidità)
- Ferite o infiammazioni 
- Alterazione della flora cutanea 
- Alterazioni del sistema immunitario
- Scarsa igiene
- PH cutaneo elevato (>7)


Impetigine: rimedi 


I rimedi per l’impetigine si basano sull’utilizzo di antibiotici sia locali che sistemici e l’applicazione di disinfettanti cutanei. Il trattamento medico prevede l’utilizzo di antisettici come la soluzione cutanea Betadine per la pulizia delle zone infette e la rimozione delle croste. Inoltre, la pelle va lavata in maniera accurata con soluzioni dall’azione battericida in modo da evitare nuove possibili infezioni o di estendere l’impetigine ad altre parti del corpo. La cura vera e propria si effettua tramite la somministrazione di antibiotici per uso topico come Gentamicina o Eritromicina per 10-15 giorni. Se l’impetigine è particolarmente resistente al trattamento topico saranno prescritti antibiotici per via orale.


Consigli per l’impetigine


Oltre alle terapie mediche, la cura dell’igiene personale è fondamentale nella gestione dell’infezione. È necessario lavare frequentemente le mani, la biancheria intima e gli oggetti che vengono a contatto con il soggetto infettato. Essendo una patologia molto contagiosa l’isolamento è fondamentale. Per quanto riguarda il controllo delle lesioni bisogna disinfettare e tenere pulite le zone colpite, coprendo le bolle o le vescicole in modo da evitare che con graffi o con il grattarsi queste continuino ad estendersi o si rompano.