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Esofagite

Esofagite

Condizione patologica caratterizzata dall'infiammazione dell'esofago, il canale che collega gola e stomaco. Scopri le cause dell'esofagite

16/11/2022 15:55:00 | Volafarma

Che cos’è l’esofagite

L’esofagite è una condizione caratterizzata da infiammazione acuta o cronica dell’esofago, il canale che collega la gola allo stomaco consentendo il passaggio del bolo alimentare. La forma più comune di questa patologia è l’esofagite da reflusso gastroesofageo, scatenata dalla risalita dei succhi acidi dello stomaco che corrodono e infiammano le pareti dell’esofago. Inoltre, questo stesso meccanismo può essere generato da episodi di vomito frequente e abuso di farmaci antinfiammatori. Se l’esofagite viene diagnosticata e trattata rapidamente, si ottengono eccellenti risultati e la scomparsa dei sintomi mentre, quando è trattata con negligenza, può condizionare pesantemente la vita del paziente, causando difficoltà durante i pasti e la formazione di ulcere esofagee.


Sintomi: come si manifesta l’esofagite

Le manifestazioni cliniche di questa infiammazione sono molto importanti per la diagnosi e possono rappresentare campanelli d’allarme da non sottovalutare per l’identificazione di altre patologie. I sintomi dell’esofagite da reflusso sono praticamente gli stessi della malattia da reflusso gastroesofageo, con bruciore di stomaco, nausea e rigurgito acido mentre, se l’esofagite è in stadio avanzato o se dipende da altre cause come infezioni, possono comparire anche altri segni clinici. Tra i sintomi dell’esofagite troviamo:

- Bruciore di stomaco
- Mal di gola
- Nausea
- Rigurgito acido
- Difficoltà a deglutire 
- Dolore al petto
- Calo dell’appetito
- Tosse stizzosa
- Sanguinamento (raro)
- Raucedine

Molto spesso, le esofagiti causate da infezioni come la candida o il citomegalovirus possono essere del tutto asintomatiche. Quando invece è causata da reflusso, i sintomi compaiono e peggiorano dopo i pasti e durante la notte, a causa della posizione distesa che non beneficia più della forza di gravità.


Esofagite: cause

L’infiammazione dell’esofago, nella maggior parte dei casi, è il risultato si una continua irritazione delle pareti causata dalla risalita dei succhi gastrici dallo stomaco. Il reflusso gastrico è la causa più frequente di questo meccanismo ma, esistono altri fattori che concorrono all’insorgenza della flogosi esofagea. Le infezioni, specialmente in persone con deficit immunitario, le allergie alimentari e l’abuso di farmaci antinfiammatori o antibiotici sono altre valide spiegazioni che giustificano la presenza di infiammazione. Tra le cause di esofagite possiamo annoverare:

- Reflusso gastrico 
- Infezioni 
- Allergie alimentari 
- Ingestione di sostanze irritanti 
- Farmaci 
- Malattie croniche dell’intestino 
- Episodi ricorrenti di vomito (anoressia nervosa, bulimia)
- Fumo di sigaretta
- Obesità


L’
esofagite da infezione, che colpisce gli individui immunodepressi come quelli HIV positivi, è quasi sempre associata alla presenza del fungo Candida albicans, responsabile della patologia conosciuta come candidosi.


Esofagite: rimedi 

I rimedi per l’esofagite si basano sull’utilizzo di farmaci per attenuare i sintomi e risolvere l’infiammazione. Nel caso di esofagite da reflusso, vengono impiegati farmaci antiacidi come il Maalox a compresse e farmaci per il bruciore di stomaco, come Zentiva Acidità e Reflusso. Anche l’utilizzo di integratori per il benessere dello stomaco è un buon rimedio per alleviare i sintomi. Ad esempio, le compresse masticabili di Xanacid creano una barriera che protegge le mucose sia di stomaco che dell’esofago. Inoltre, anche le difficoltà digestive possono provocare infiammazione dell’esofago per cui, è possibile far uso di un integratore come lo sciroppo Ebrozeta Laxodep che favorisce il normale transito intestinale ed è un efficace antispastico molto utile per contrastare i disturbi delle gastriti e delle esofagiti.


Consigli per l’esofagite 

Quando si soffre di questo problema, è bene sapere cosa mangiare per l’esofagite, sia a scopo preventivo che durante le manifestazioni sintomatiche. In linea generale è preferibile consumare piccoli pasti ripetuti ed evitare fumo e alcolici. Inoltre, se si è in sovrappeso è bene seguire una dieta per ridurre il peso corporeo e migliorare le abitudini alimentari, evitando tutti quei cibi come fritti, grassi, cioccolato e spezie che possono scatenare il reflusso gastroesofageo.