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Tromboflebite

Tromboflebite

Infiammazione della parete di una vena associata alla formazione di un coagulo. Scopri tutti i rimedi per la tromboflebite

16/03/2023 10:35:00 | Volafarma

Che cos’è la tromboflebite 

La tromboflebite è l’infiammazione della parete di una vena associata alla formazione di un coagulo ematico al suo interno, chiamato trombo.

Si tratta di un disturbo comune, con tassi di incidenza superiore tra le donne e gli anziani. In genere, la forma più comune è la tromboflebite degli arti inferiori, ma può interessare anche le vene del braccio e del collo, ed è caratterizzata da edema, dolore e arrossamento, dovuti al fatto che il trombo venoso ostruisce il lume interno del vaso sanguigno e rallenta la circolazione.

Si tratta di una patologia che può portare conseguenze piuttosto gravi, come la formazione di un embolo, ischemia locale e insufficienza venosa cronica.


Sintomi: come si manifesta la tromboflebite

Il quadro clinico di questa patologia è molto variabile, con l’entità delle manifestazioni che non è direttamente correlata con la gravità della condizione. Infatti, un episodio su due di trombosi venosa profonda, ovvero la forma più pericolosa, decorre in maniera del tutto asintomatica. Quando compaiono, i sintomi sono assimilabili ai classici segni dell’infiammazione come gonfiore, arrossamento ed eritema. Alcuni pazienti tendono anche a sviluppare stati febbrili e, nella tromboflebite superficiale, è possibile anche riscontrare un cordone palpabile, indicativo della presenza di un coagulo nella vena.

Tra i sintomi della tromboflebite possiamo trovare:

- Gonfiore dell’arto
- Dolore acuto lungo il decorso della vena
- Calore
- Eritema 
- Febbre
- Tumefazione locale


La
tromboflebite superficiale si manifesta con arrossamento e dolore cutaneo, associato a edema e dolore, mentre, la tromboflebite profonda presenta segni clinici più severi come colore bluastro della pelle (cianosi), febbre, brividi e difficoltà a camminare. Oltre alla superficiale e a quella profonda possiamo anche individuare un altro tipo di trombosi, chiamata trombosi peniena o malattia di Mondor, che colpisce la vena dorsale del pene.


Tromboflebite: cause 

Esistono diversi fattori che possono contribuire all’insorgenza della tromboflebite, come una riduzione della velocità del sangue nelle vene, danni all’endotelio venoso o condizioni che aumentano la tendenza del sangue a coagulare. Inoltre, esistono tre principali alterazioni che possono predisporre a questa patologia, descritte nella triade di Virchow, ovvero:

- Danno alla parete del vaso
- Stasi venosa o turbolenza del flusso sanguigno
- Ipercoagulabilità del sangue 


Il
rischio di tromboflebite, inoltre, può essere aumentato da lunga inattività, inserimento di accessi venosi, fumo e obesità. All’origine della tromboflebite superficiale vi è quasi sempre un processo infiammatorio acuto della vena (flebite) che permette al trombo di aderire alla parete.

Tra le cause di tromboflebite possiamo elencare:

- Insufficienza venosa cronica 
- Malattie autoimmuni 
- Traumi 
- Infezioni 
- Vene varicose
- Vasculite 
- Emofilia 
- Infezioni 
- Inserimento di cateteri
- Inattività degli arti per lunghi periodi 


L’inattività prolungata tende a rallentare la normale circolazione sanguigna e aumenta la possibilità di aggregazione piastrinica e conseguente trombo. Motivo per cui, quando capita una frattura degli arti inferiori, viene prescritta eparina. Uno dei fattori che può predisporre alla
tromboflebite è anche la gravidanza poiché durante la gestazione la pressione nelle vene del bacino e delle gambe aumenta.


Tromboflebite: rimedi 

La tromboflebite, se trattata in tempo, è una malattia benigna e autolimitante. In genere, vengono utilizzate terapie locali con pomate specifiche, come il Biogel Ruscoven Aboca, specialmente per le forme superficiali. I rimedi per la tromboflebite comprendono l’uso di bende elastiche compressive e farmaci antinfiammatori per ridurre il dolore, come le compresse di Aspirina, utili anche per la coagulazione del sangue. Nei casi più gravi, inoltre, vengono impiegati farmaci anticoagulanti come l’eparina o il warfarin e, se la terapia farmacologica non produce effetti, si procede con la chirurgia per liberare la vena e rimuovere il coagulo.


Consigli per la tromboflebite 

La prevenzione per la tromboflebite consiste anzitutto nell’evitare tutte le situazioni che comportano immobilità prolungata, smettere di fumare e ridurre il consumo di cibi contenenti grassi animali. Inoltre, anche praticare attività fisica costante e mantenere un peso forma regolare. 

Inoltre, nei pazienti a rischio, è anche utile valutare l’uso di calze elastiche contenitive, come i gambaletti terapeutici, indicati ad esempio per le persone che passano molto tempo in piedi per lavoro.